Campo trincerato di Mestre

Mestre, Spina, Oriago di Mira

Nel 1883 vennero avviati i lavori per la realizzazione delle fortezze del campo trincerato di Mestre, che dovevano essere inizialmente sei, ridotte poi a tre per il costo eccessivo che il progetto originale avrebbe comportato:

  • Forte Carpenedo, a nord, sulla via per Treviso;
  • Forte Gazzera, in direzione nord-ovest, sulla strada per Castelfranco;
  • Forte Tron, a sud-ovest, sulla via per Padova.

Le tre fortezze furono costruite in forma poligonale, e poste ad un a distanza di 3.500-4.500 metri da Forte Marghera, per garantirne la protezione in seconda linea. Ogni Forte era dotato di pezzi di medio calibro posti su piazzole allo scoperto; inoltre postazioni per mortai, fucilerie e mitragliatrici erano poste su tutto il perimetro e in 4 “caponiere” che, protese nel fossato artificiale che circondava ciascuno dei forti, garantivano la copertura da ogni lato. Il costo dei forti fu per l’epoca ingentissimo, soprattutto considerando il fatto che, al momento della loro ultimazione, l’ulteriore potenziamento delle artiglierie ne aveva reso del tutto inutile la funzione.

Agli inizi del ‘900, le crescenti tensioni destinate a sfociare nella Grande Guerra portarono a rivedere il sistema difensivo di Mestre, con l’installazione di artiglierie più potenti e con la creazione di una nuova cintura di fortificazioni, più esterna, costituita da 7 nuove fortezze, che a nord sfruttavano la difesa naturale costituita dal fiume Dese:

  • Forte Bazzera, a nord-est, alla foce del Dese, presso Tessera;
  • Forte Rossarol, a nord-est, sempre presso Tessera;
  • Forte Pepe, a nord-est, a Ca’ Noghera, alla confluenza del fiume Zero nel Dese, lungo la strada per Trieste;
  • Forte Cosenz, a nord, presso Dese, lungo la linea ferroviaria per Trieste;
  • Forte Mezzacapo, a nord-ovest, a Marocco, lungo la linea ferroviaria per Treviso;
  • Forte Sirtori, a ovest, presso Spinea, a controllare la ferrovia per Trento, quella per Padova e la via per Castelfranco;
  • Forte Poerio, a sud-ovest, presso Oriago, lungo la ferrovia per Adria e la via per Ravenna.

Lo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1915, trovò quindi un sistema difensivo di Mestre completo e in piena efficienza. Tuttavia, gli inaspettati sviluppi del conflitto, trasformatosi in guerra di trincea, e la vulnerabilità mostrata dalle fortificazioni di confine spinsero l’Alto Comando italiano ad ordinare, nel settembre di quello stesso anno, lo smantellamento delle batterie di protezione del campo di Mestre, che vennero inviate a rinforzare il fronte. Col disastro della battaglia di Caporetto e l’arretramento sulla linea del Piave, il campo trincerato di Mestre costituì la nuova retrovia del fronte e il luogo dove prelevare uomini, materiali da inviare in difesa delle linee italiane e per alimentare la successiva offensiva del Piave.

(Fonte: Wikipedia.)

Nota: Poiché il Campo Trincerato di Mestre comprende Forte Sirtori, a Spinea e Forte Poerio, a Oriago di Mira, anche queste due strutture vengono descritte nel Sito, e comprese nel titolo “Immobili ex – Militari” di Mestre