Chiesa e convento dei frati Cappuccini con giardino

Vincolo del 28.02.1953

Località: Via Cappuccina 2 Mestre
Costruzione: 1616

Nei primi anni del ‘600 i frati Cappuccini su un terreno concesso dalla Scuola dei Battuti, edificarono un convento nel quale si insediarono e adiacente al quale nel 1616 costruirono una piccola chiesa caratterizzata da linee modeste, ispirate alla tradizione francescana. La pianta rettangolare misurava 18.50 metri per 8.70, con capriate a vista e senza alcun motivo ornamentale sulle pareti esterne. Nel 1619 fu consacrata e intitolata a San Carlo Borromeo.

Nel 1962 la chiesetta fu demolita e rimpiazzata da un edificio di moderna concezione, completato l’anno dopo, in stile neoromanico, che comunque dell’antica chiesa conservò alcune pregevoli testimonianze come l’altare ligneo e la pala dell’altare opera di Andrea Vicentino (1542 – 1617), che ritrae la Vergine in trono con il Bambino. Le due sportelle ai lati, raffiguranti San Pietro e San Paolo sono del cappuccino Paolo Piazza, detto frate Cosmo (1560 – 1620). Altri dipinti, fra cui un Cristo Crocifisso e un’Ultima cena, sono di fra Semplice da Verona (1589 – 1654). Uno degli altari laterali è dedicato alla Madonna del Don poiché ospita un’icona rinvenuta nell’inverno 1942 da un cappellano della Divisione Julia fra le macerie innevate di un piccolo villaggio, durante la tragica ritirata di Russia. Di Vittorio Felisati (1912 – 2004), apprezzato artista mestrino, è il ritratto di Padre Pio, sulla parete di destra.