Villa Traldi con annessa barchessa e parco loc. Carpenedo

Vincolo del 15.10.1962e 02.09.1963

Località: via Trezzo 46
Costruzione: Secolo XVI

LA STORIA

Il complesso si trova in località Carpenedo, lungo la via Trezzo, non lontano dalla linea ferroviaria. E’ composto da un edificio padronale e da una barchessa divisi da una strada interna, circondati da un parco – giardino, cinto da una siepe, con due distinti accessi su via.

La villa, la cui originaria consistenza risale al cinquecento, è stata modificata nel settecento ed è appartenuta alle famiglie Allegri, Zanardini e Traldi. La proprietà, attualmente divisa tra le famiglie Fontana e Salvalaio, è stata nel tempo sottoposta a lavori di ristrutturazione.

L’attuale configurazione del corpo padronale rende, pertanto, difficile stabilire l’entità delle eventuali permanenze cinquecentesche.

La configurazione architettonica della villa è tra le più tradizionali; anche il motivo dei timpani triangolari ripetuti sulle quattro facciate, pur originale, non è inconsueto nelle dimore di campagna. L’edificio presenta una compatta volumetria a due piani, sviluppata su una pianta rettangolare a distribuzione degli spazi interni tripartita, con sala centrale passante.

La facciata principale, esposta a sud, è divisa in due registri con cadenza regolare delle aperture, disposte su assi verticali corrispondenti alla divisione interna degli spazi. Due fori architravati e distanziati, aperti nella parete dell’abbaino superiore, concludono la sequenza delle aperture dell’asse centrale. Sugli assi laterali del prospetto si aprono due finestre per piano, ad arco al piano terra, architravate al primo piano.

La barchessa, verosimilmente risalente all’ottocento, si trova ad est del corpo padronale. Ampiamente rimaneggiata, si configura oggi come una vera e propria abitazione a due piani.

Fonti: “Ville della provincia di Venezia” – Elena Bassi – Ed. Rusconi – 1987; “Ville Venete – Decreti di vincolo e relazioni storico – artistiche” – IstitutoRegionale Ville Venete – Marsilio Editori – 1994.